Nessuno in nessun luogo   

di Marina Montagnini

Continua l’approfondimento sulle biografie autistiche ed in particolare sulla autrice Donna Williams.

Qualcuno in qualche luogo    

Recensione di Marina Montagnini

l’autrice traccia un ideale dialogo tra il pensiero della Tustin e la testimonianza autobiografica della Williams.

Birger Sellin (1993) Prigioniero di me stesso

Recensione di Marina Montagnini

Tra gli scritti autobiografici questo proviene veramente dal “cuore dell’inferno” perché Birger è un autistico molto grave che non parla e ha spesso degli accessi in cui urla e si morde.

La voce di Carly

La voce di Carly

Recensione di Marina Montagnini

“Com’è possibile che la gente riesca a capire cosa si prova realmente a convivere con l’autismo finché qualcuno con l’autismo non si decide a parlarne?”

Biografie di persone autistiche

biografie autistiche

di Marina Montagnini

Gli scritti autobiografici degli autistici possono insegnarci qualcosa sull’autismo? Penso di sì perché ci danno uno straordinario documento dall’interno di quel mondo che per noi appare incomprensibile.

Il cervello autistico – Temple Grandin  

Il cervello autistico Temple Garandin

recensione di Marina Montagnini

“L’autismo è nella vostra mente? No. È nel vostro cervello” (p 35). Da tempo si dibatte sulla psicogenesi o sulla organogenesi dell’autismo.

La macchina degli abbracci di Temple Grandin

La machina degli abbracci

Recensione di Marina Montagnini

Gli scritti autobiografici degli autistici possono insegnare qualcosa sull’autismo, anche a noi psicoanalisti? Sicuramente ci danno uno straordinario documento dall’interno di quel mondo che a qualcuno di noi pare tanto bizzarro e anormale.