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Rivista online di Psicoanalisi

KnotGarden

Viaggiando per la Gran Bretagna si possono visitare alcuni knot (nodo) garden ricostruiti sulla base di disegni ed antecedenti di epoca elisabettiana. Si tratta di piccoli giardini costruiti in modo da poter essere percorsi in modo continuo in innumerevoli catene di vie: specie di labirinti senza un unico punto d’arrivo; intrecci di sentieri tra basse aiuole che possono essere percorsi senza mai perdere di vista l’insieme delle altre possibili strade. Gli antecedenti di tali realizzazioni sono i motivi ornamentali celtici basati su intrecci complessi di linee continue che hanno trovato espressione in particolare nella oreficeria e negli ornamenti delle copie degli amanuensi (motivi del genere possono essere ammirati nel famoso Libro di Kells conservato al Trinity College di Dublino). 
 
Leonardo da Vinci, Durer, Michelangelo si sono pure cimentati nella invenzione di motivi ornamentali di questo tipo.
 
Il riferimento ai knot garden ha un motivo ben preciso: i giardini, diversamente dai disegni e dai gioielli, oltre ad esser ammirati possono essere percorsi. In essi si può fare concretamente l’esperienza di camminare per vie che permettono, procedendo per passaggi concatenati, di scoprire nuovi modi per giungere ad un punto passando per disparati altri, ogni punto essendo raggiungibile da ogni altro senza ritornare sui propri passi e quindi non dovendo rinunciare ad un tratto di possibile percorso.
 
Questo desideriamo costruire con questa rivista multimediale della memoria.
Patrizio Campanile

2024

2023

KnotGarden 2023/2
Guerra

a cura di Anna Cordioli e Paolo Fonda
Ci sembra che mai un fatto storico abbia distrutto in tal misura il prezioso patrimonio comune dell’umanità, seminato confusione in tante limpide intelligenze, degradato così radicalmente tutto ciò che è elevato. Anche la scienza ha perduto la sua serena imparzialità».

Freud, 1915, 123

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2022

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