Gli spiriti dell’isola

recensione di Elisabetta marchiori
Un dito dopo l’altro, un’intrusione dopo l’altra, una ritorsione dopo l’altra, si compie la trasformazione completa dei due prtagonisti
Siate diversi

Recensione di Marina Montagnini
Tra le autobiografie dello spettro autistico che ho recensito questa mi sembra la più divertente. L’autore è animato da un ironico spirito di riconoscenza nei confronti dei suoi limiti Asperger che, con il tempo, si sono rivelati la chiave del suo successo.
Un anno di guerra: l’aiuto ai colleghi ucraini

Oleksandra Mirza , presidentessa della Società Psicoanalitica Ucraina, ci ha permesso di pubbliare il discorso che ha presentato nel webinar IPA dal titolo “Sostegno emotivo psicoanalitico in tempo di guerra”
“Lee Miller – Man Ray. Fashion, Love, War”

Recensione di Silvia Mondini
Palazzo Franchetti (Venezia) ospita dal 5 novembre 2022 al 10 aprile 2023 la mostra dedicata ai due grandi protagonisti del surrealismo fotografico, Lee Miller e Man-Ray.
Pensiero psicoanalistico ed esperienza di guerra

1 Ottobre 2022
In zoom 9-13.00
In presenza – 9-18.30 (Padova)
Lingue: Inglese e Italiano
Mandela Day

di Patrizia Montagner
Ricordare chi è stato Mandela è anche una occasione per ragionare su particolare modo di gestire la guerra e la pace.
War and Children, Anna Freud e Dorothy Burlingham: gli asili di Guerra.

di Maria Anna Tallandini
L’oggetto di questo scritto e’ una relazione del 1941 di A. Freud e D. Burlingham, sull’ attivazione dei Nidi per bambini rifugiati inglesi, durante la Seconda Guerra mondiale.
La guerra, ovvero l’irruzione della realtà nel setting

di Ilenia Emma Caldarelli
“Il tempo, elemento fondamentale del cadre analitico, ormai ridotto in frantumi, sfugge sia all’analizzando che all’analista, e sotto il peso della realtà attuale, sostituisce il possibile al necessario.”
La notte di Lisbona

recensione di Andrea Braun
“Tutte le navi che in quei mesi del 1942 lasciavano l’Europa, erano arche. Il monte Ararat era l’America e le acque montavano di giorno in giorno […] La costa portoghese era l’ultimo rifugio dei fuggiaschi per i quali giustizia, libertà e tolleranza contavano più che la patria e l’esistenza”
Stanno distruggendo Odessa!

di Valsta Polojaz
Ad Odessa, tra le altre cose, c’è una delle dimore di Sergej Pankejeff, che Freud chiamò “L’uomo dei lupi”. le immagini di un viaggio diventano una occasione di memoria e vicinanza.