“Tutto si prepara nell’infanzia, ma tutto si gioca nell’adolescenza.” (E. Kestemberg)

L’estensione dell’analisi come cura anche alle forme narcisistico- borderline come agli esordi psicotici, e l’emergenza in ambito psichiatrico dei disturbi borderline nonché delle “crisi adolescenziali”, rese ancora più drammatiche dalla pandemia, ha reso più stringente la necessità di uno scambio e cooperazione tra le due discipline che le trasformazioni culturali e sociali intervenute negli ultimi trent’anni hanno allontanato.  

 Come ormai tradizione dal 2012, il Centro Veneto di psicoanalisi promuove ogni anno una giornata di Studio al fine di rinnovare il dialogo tra il sapere psichiatrico e il sapere psicoanalitico, un dialogo all’insegna di una condivisione di prospettive diverse, di vertici osservativi diversi, in cui far lavorare anche la differenza oltre che la comunanza tra le due discipline alla luce dei mandati specifici che le caratterizzano.

Questa X Giornata di Studio propone come tema di riflessione e confronto la “Traversata adolescenziale” focalizzando in particolare l’attenzione sul “passaggio”, in ambito istituzionale, dalla Neuropsichiatria Infantile alla Psichiatria Adulti e, dal punto di vista psicoanalitico, alla messa a fuoco delle angosce identitarie e sessuali relative a questo compito di sviluppo.

 Quali prassi il mondo psichiatrico e la neuropsichiatria infantile adottano per accompagnare questo passaggio, a volte segnato da gravi intoppi e crolli psichici che investono l’adolescente e la sua famiglia nonché le istituzioni stesse deputate alla cura? Quali strumenti adottano perché questo “spazio-tempo di transizione”, che in alcuni casi si presenta proprio come una insormontabile frattura, assuma le funzioni di uno spazio “transizionale” – uno spazio terzo- che consenta alle due sponde un’articolazione utile alla trasformazione auspicata?

Quali problemi di tecnica e di setting  pone alla psicoanalisi  la cura di questa, tanto attesa quanto temuta, stagione della vita?