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“Il gruppo come cura”
di Claudio Neri

Il gruppo come cura

Presentato da Cristina Marogna

Autore: Claudio Neri

Titolo: “Il gruppo come cura”

Editore: Raffaello Cortina

Collana: Psicologia clinica e Psicoterapia

Anno pubblicazione: 2021

Numero pagine: 240

Seconda di copertina:

 

Due racconti e due modi di raccontare si intrecciano in “Il gruppo come cura”. Il primo presenta idee e teorie, il secondo propone la narrazione di sette sequenze di sedute di analisi di gruppo. Nella prima parte del libro vengono introdotti i tre protagonisti: le persone, il gruppo e l’analista. Nella seconda sono illustrate le idee-funzioni capaci di trasformare un gruppo in un gruppo analitico. L’autore si concentra sulla clinica e affronta in particolare il tema di quali siano gli specifici fattori e processi terapeutici. Scritto in modo chiaro e coinvolgente, il testo trova posto nella “cassetta degli attrezzi” di psicoanalisti, psicoterapeuti di gruppo, psichiatri, psicologi e operatori di comunità. Il gruppo come cura è anche utile per accompagnare gli studenti di psichiatria e di psicologia nel loro incontro con l’analisi di gruppo.

 

 

Biografia dell’autore:

 

Claudio Neri (Roma 1943), neuropsichiatra, insegna presso le Università di Roma “La Sapienza” e di Torino, è visiting professor dell’Università Lumière-Lyon II, e membro ordinario con funzioni didattiche della Società psicoanalitica italiana (SPI) e della International Psychoanalytic Association (IPA). È socio fondatore della International Field Theory Association (IFTA) e della International Organisation of Group Analytic Psychotherapy (IOGAP).

Ha pubblicato numerosi libri ed articoli reperibili nel sito: https://www.claudioneri.it/

 

 

Recensione:

 

Questo libro è un processo di pensiero che accompagna chi legge nella stanza di analisi del gruppo. Ci porta nella mente dell’analista quando pensa al gruppo sin dal momento in cui apre la porta e fa incontrare le persone per la prima volta e le invita a sedersi in cerchio, così da creare lo spazio e il campo del gruppo. Il gruppo come cura è la quintessenza dell’arte della psicoanalisi nel lavoro con i gruppi perché crea la sensazione dell’essere in bottega con l’analista e vedere, un passo alla volta, come si strutturano le varie fasi del processo nell’analisi del gruppo. Neri ci offre un libro coraggioso nel senso che infonde fiducia a chi lo legge rispetto alla possibilità di lavorare analiticamente con il gruppo e sostiene quel desiderio di appartenenza che si nasconde in ogni persona. Nel leggerlo si ha la sensazione di essere insieme a Neri mentre discute con Bion e con Winnicott e Foulkes, insomma si percepisce la presenza di un gruppo di lavoro che si manifesta perché vengono messi in dialogo diversi stili di lavoro con i gruppi, senza il bisogno di prendere le parti di nessuno, ma con la rara capacità di armonizzare i differenti pensieri.

Una qualità importante di questo libro è nell’autenticità di Neri nel mostrare il suo stile di lavoro con i gruppi, e connettere la parte teorica non nel senso di metapsicologia come speculazione sul pensiero, ma come evidenza dell’importanza di continuare a studiare e approfondire la teoria sulle dinamiche di gruppo per comprendere quanto accade nel processo analitico e come si attiva la funzione gamma. Ritengo sia un libro adatto anche a chi non ha esperienza di lavoro analitico con i gruppi ma ha la curiosità di capire come funzionano, perché accompagna nel processo vivo del gruppo nel senso che riesce a rendere accessibile l’esperienza grazie alla sua qualità poetica. Il gruppo come cura non scappa dalle difficoltà e prospetta la realtà complessa del lavoro analitico con il gruppo, perché sostenere il processo che si attiva nel campo del gruppo richiede una multiforme capacità di metabolizzazione le dinamiche intrapsichiche ed interpersonali. Favorire lo sviluppo analitico del campo significa anche avere il coraggio di affrontare e contenere il conflitto nel gruppo: questo è il momento in cui sentiamo la temperatura e l’identità più profonda e irripetibile dell’alchimia che i membri del gruppo riescono a creare.

Neri in questo libro ci aiuta a guardare il metodo analitico da una nuova prospettiva grazie alla quale possiamo riscoprire e valorizzare il lavoro con il gruppo. Penso che sarà sempre più urgente curare persone in gruppo, per poter ritrovare quel senso di reciprocità ed autenticità che cura la ferita dell’isolamento. Da tale vertice possiamo assaporare un senso di nostalgia rispetto al desiderio di essere gruppo, come metafora della capacità di fidarsi dell’Altro, che in analisi è il paziente.

Cristina Marogna, Padova

Centro Veneto di Psicoanalisi

cristina.marogna@unipd.it

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