Nessuno in nessun luogo   

di Marina Montagnini

Continua l’approfondimento sulle biografie autistiche ed in particolare sulla autrice Donna Williams.

Qualcuno in qualche luogo    

Recensione di Marina Montagnini

l’autrice traccia un ideale dialogo tra il pensiero della Tustin e la testimonianza autobiografica della Williams.

Ruah. Il soffio dello spirito di Elena Blancato

Recensione di Vlasta Polojaz

Il libro narra la vicenda storica di Nicolò Cortese, nato a Cherso nel 1907.
A Chiesanuova, un sobborgo periferico di Padova, viene nel 1942 istituito dal regime fascista un campo di concentramento per sloveni e croati, provenienti dalle “terre redente” e da quelle occupate nel 1941. Padre Cortese vi assume un ruolo essenziale di sostegno e aiuto materiale per i detenuti, rischiando la propria incolumità…

Anime Baltiche di Jan Brokken

Recensione di Mariella Pierri

Anime Baltiche è anzitutto un libro di viaggio con cui Jan Brokken, con il suo originale stile di giornalista-scrittore-viaggiatore, ci fa viaggiare tra Lettonia, Lituania ed Estonia, ma anche dell’Oblast di Kaliningrad, attualmente exclave russa che si insinua sul Baltico fra Lituania e Polonia.

Birger Sellin (1993) Prigioniero di me stesso

Recensione di Marina Montagnini

Tra gli scritti autobiografici questo proviene veramente dal “cuore dell’inferno” perché Birger è un autistico molto grave che non parla e ha spesso degli accessi in cui urla e si morde.

Nane Oca

Recensione di Alberto Schön

Nane Oca è il primo di quattro romanzi che raccontano le avventure di Giovanni detto Oca alla ricerca del vero momón, quello che noi diremmo l’oggetto buono.

La notte di Lisbona

recensione di Andrea Braun

“Tutte le navi che in quei mesi del 1942 lasciavano l’Europa, erano arche. Il monte Ararat era l’America e le acque montavano di giorno in giorno […] La costa portoghese era l’ultimo rifugio dei fuggiaschi per i quali giustizia, libertà e tolleranza contavano più che la patria e l’esistenza”